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Forino è stato protagonista lo scorso fine settimana dell’iniziativa “Prospettive per il futuro”, curata dall’associazione Prospettive Forino, volta alla sensibilizzazione e alla riflessione sull’attualissimo tema della tutela dei paesaggi ambientali e della produzione sostenibile. Il 9 giugno Palazzo Caracciolo ha ospitato il convegno di studi intitolato “Prospettive per il futuro: l’attività produttiva locale tra ragioni economiche e sostenibilità ambientale”, accogliendo in qualità di relatori il prof.re Claudio di Vaio e la prof.ssa Chiara Cirillo, del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, la biologa Dott.ssa Gabriella Fasulo e il Capo dell’area economica-innovazione Coldiretti Campania, il Dott.re Roberto Mazzei.

Con tale organizzazione Prospettive Forino, in collaborazione con l’azienda Agricola De Maio, il Distretto della Castagna e del Marrone della Campania e il patrocinio del Comune di Forino, intavola un primo dibattito sullo stato attuale delle produzioni agricole locali. A conclusione dell’evento, a cura dello chef Federico Della Cerra, si è potuto degustare un ricco menù ottenuto proprio impiegando direttamente i prodotti tipici forinesi: nocciola, castagna e ciliegia, il tutto assaporando l’ottimo vino delle cantine Urciuolo, anch’esse importante realtà imprenditoriale presente nel forinese.

Partendo dalla consapevolezza che nella cittadina dei sette colli il settore agricolo rappresenta la locomotiva della ricchezza qui prodotta e i cui attori sono tanto delle importanti realtà aziendali, come l’Agricola De Maio, quanto una moltitudine di agricoltori che si prendono cura dei propri poderi, Prospettive Forino si propone come moderatore tra i coltivatori e gli imprenditori e tra quest’ultimi e le istituzioni, per creare un luogo ideale non solo di riflessione ma anche di incontro e di raccolta delle necessità manifestate dai diversi produttori, per trovare soluzioni realizzabili ai vari problemi connessi alla compatibilità ambientale delle loro attività.

Il Convegno ha dato possibilità di riflettere sulle innovative tecniche di lavorazione, sui problemi legati ai raccolti locali, sulle alternative ecosostenibili da impiegare nella manutenzione e nell’utilizzazione delle piane, delle vallate e degli scorci montuosi della cittadina forinese. Gli interventi dei relatori hanno messo in evidenza la logica che se può sembrare rovesciata rispetto a quella comunemente sentita, invece rivela un aspetto spesso trascurato quando si parla di agricoltura e produzioni agricole, e cioè che non è l’ambientale che ha bisogno dell’impresa agricola per tutelarsi, ma quest’ultima che necessita di un ambiente tutelato, preservato e duraturo per sopravvivere. Il vero ambientalista è l’agricoltore, perché è lui il primo che ha bisogno che gli alberi e la terra siano protetti e che i frutti che ne derivano siano di qualità, perché altrimenti la sua attività sarebbe destinata al fallimento. Nessun pastore vorrebbe la morte dei suoi buoi, nessun agricoltore vorrebbe la morte delle sue piante: questa la provocazione lanciata durante il convegno, con uno slogan che riflette l’ambizione a che ciascuno che opera nel settore, come impresa o come singolo proprietario o affittuario terriero, acquisisca consapevolezza che solo ricambiando la natura delle ricchezze che essa ci offre potrà ancora per molto tempo compiere la sua attività, oltre che in maniera redditizia anche conservando e migliorando lo stato naturale dei luoghi. Nelle coltivazioni e nei raccolti gli imprenditori agricoli sono i primi a lavorare per il mantenimento di un ambiente salubre e sano e ciò non solo per rispondere a un dovere etico che chi ha contatto con la “Madre terra” fisiologicamente sente dentro di sè, ma anche per adempiere ai vincoli derivanti dalla legislazione regionale, nazionale ed europea. La produzione ecosostenibile oggi risulta ancora onerosa, ma non per ciò stesso assolutamente impraticabile. Imprenditori, comunità cittadina e singoli individui devono adoperarsi perché l’ambiente venga preservato, garantendo per se stessi oggi e per i propri figli domani un posto sano, curato e ospitale dove nascere, crescere e lavorare.

Se da un lato, perciò, il 9 giugno Prospettive Forino apre un dibattito destinato a durare e a creare proposte concrete alle istituzioni locali ( come la creazione di un sito di stoccaggio dei materiali legnosi comune per tutti gli agricoltori, per intervenire con la successiva chippatura e rilavorazione utile dei materiali stessi, così evitando gli abbruciamenti indiscriminati) il giorno successivo, il 10 giugno, Prospettive Forino coinvolge nel progetto direttamente la comunità scolastica dell’I.C. cittadino. L’opera di sensibilizzazione al tema della salvaguardia dell’ambiente non può che partire da coloro che domani saranno protagonisti del nostro e del loro tempo, cioè i bambini. Proseguendo la felice ed efficace collaborazione con Agricola De Maio e con l’I.C. di Forino, Elodia Botto Picella, i volontari dell’associazione e il titolare dell’azienda citata accompagnano una rappresentanza della popolazione studentesca per tutti i locali dello stabilimento De Maio, offrendo loro la possibilità di vedere con i propri occhi i passaggi della lavorazione che le tipiche prelibatezze dell’agricoltura forinese attraversano per essere poi immesse sul mercato. L’attenzione è stata richiamata tanto sulla compatibilità ambientale di questi processi produttivi, garantita con innovative tecniche di lavorazione, come il ricorso alle  biomasse per l’essiccamento dei frutti e i trattamenti biologici impiegati solo se certificati dall’Ue, quanto sulla tutela di boschi e piane, attività di primaria importanza e non trascurabile per l’imprenditoria agricola, almeno non per quella che ha ospitato la scolaresca, che nel giro dell’ultimo anno ha ripopolato i nostri paesaggi con ben 12 mila nuovi alberi.

La sensibilizzazione si compie con manifestazioni concrete e questo è stato lo scopo perseguito da Prospettive Forino.  Tanto lavoro è stato fatto e tanto altro è ancora da fare  per costruire le prospettive per una mondo migliore, ma la sfida è tanto ardua che deve instillare in tutti noi, più che pari paura, pari coraggio.

I più sinceri ringraziamenti per la collaborazione all’azienda Agricola De Maio, allo chef Federico Della Cerra e a Mousse Art, al Distretto della Castagna e del Marrone della Campania, all’azienda vinicola Urciuolo Vini, all’I.C. di Forino ed al Comune di Forino.

Di Admin 1

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